Vaticano

Giornata mondiale dei poveri: "Non c'è retorica di fronte ai poveri".

Domenica prossima, 13 novembre, si terrà la 6ª Giornata mondiale dei poveri, una festa istituita da Papa Francesco e segno dell'identità del suo pontificato.

Giovanni Tridente-5 novembre 2022-Tempo di lettura: 3 minuti
povero

Foto: persone senza fissa dimora a Città del Capo, Sudafrica. ©CNS/Shelley Christians, Reuters

"Di fronte ai poveri non facciamo retorica, ma raggiungiamo e mettiamo in pratica la nostra fede attraverso un coinvolgimento diretto, che non può essere delegato a nessuno". Papa Francesco lo ha scritto il 13 giugno nel suo Messaggio per la Giornata mondiale dei poveriIl Giubileo della Misericordia, da lui istituito al termine del Giubileo della Misericordia, che quest'anno si celebrerà domenica 13 novembre.

Lo ha ripetuto alla Commemorazione dei Fedeli Defunti nella Basilica di San Pietro: "Dio aspetta di essere accarezzato non con le parole, ma con i fatti". Parole che suonano come pietre, come un mettersi allo specchio e misurare il grado di fede e di disponibilità a diventare dispensatori della misericordia di Dio.

È un invito inequivocabile a stare dalla parte giusta - come ha spiegato il Papa nella liturgia del 2 novembre, incentrata sul capitolo 25 del Vangelo di Matteo, a lui tanto caro - anche perché "al tribunale divino, l'unico capo di merito e di accusa è la misericordia verso i poveri e gli scartati".

Amore libero

Certo, è un percorso che si impara nel tempo e che ha il suo fulcro nella gratuità: "amare gratuitamente, senza aspettarsi reciprocità". Ma è un'impresa che va intrapresa subito "ora, oggi", senza perdersi in osservazioni, analisi e giustificazioni varie.

La prossima Giornata Mondiale dei Poveri si propone di diffondere lo stesso appello, che quest'anno ribadisce nel suo motto come Cristo stesso "si sia fatto povero per noi", ispirandosi al passo di San Paolo ai Corinzi. Un povero che si identifica con le innumerevoli vittime della guerra, ad esempio, un'insensatezza che miete morte e distruzione e che non fa che aumentare il numero di indigenti nel mondo.

Per questo è necessario aprire le porte dei cuori e della solidarietà, imparando a "condividere il poco che abbiamo con chi non ha nulla, affinché nessuno soffra". Un'attenzione generosa e sincera che è ben lontana da un attivismo inconcludente o distante, ma che si avvicina ai poveri anche per senso di giustizia socialecome ha scritto il Pontefice nella Evangelii Gaudium.

C'è infatti una povertà che uccide, che è la miseria, l'ingiustizia, lo sfruttamento, la violenza, l'ingiusta distribuzione delle risorse; e c'è una povertà che libera, che ci porta a concentrarci sull'essenziale, riflette ancora il Santo Padre nel suo Messaggio per la giornata del 13 novembre: "l'incontro con i poveri ci permette di mettere fine a tante ansie e paure inconsistenti, per arrivare a ciò che conta davvero nella vita e che nessuno può rubarci: l'amore vero e gratuito".

In definitiva, nella corretta comprensione del fenomeno, secondo Papa Francesco, i poveri, prima di essere oggetto della nostra generosa attenzione, "sono soggetti che aiutano a liberarci dai vincoli dell'inquietudine e della superficialità".

Giornata mondiale

Per questo motivo, per il sesto anno consecutivo, la Giornata mondiale dei poveri sarà celebrata in tutto il mondo, con al centro la Santa Messa presieduta da Papa Francesco nella Basilica di San Pietro. Nei giorni che precedono questo evento, numerose iniziative di solidarietà si stanno svolgendo nella Diocesi di Roma, la Chiesa che presiede a tutte le altre in materia di carità.

L'anno scorso, ad esempio, più di 5.000 famiglie hanno ricevuto un kit sanitario per far fronte alla pandemia e alle varie malattie stagionali; sono state distrutte tonnellate di alimenti di base e circa 500 famiglie colpite dalla disoccupazione sono state sollevate dai costi di utenze e affitti. 

La Giornata Mondiale dei Poveri, "ogni anno si radica sempre più nel cuore dei cristiani di tutto il mondo con iniziative delle più svariate, frutto di una carità creativa che anima e ispira l'impegno della fede", ha commentato l'arcivescovo Rino Fisichella, responsabile della Sezione per l'Educazione del Dicastero che da sei anni si occupa della realizzazione dell'iniziativa.

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