America Latina

Cile: agrodolce

Le manovre legislative sui temi della famiglia e della vita, insieme all'imminente ballottaggio delle elezioni presidenziali di domenica prossima, 19 novembre, hanno generato una certa incertezza nel settore cattolico cileno.

Pablo Aguilera-12 dicembre 2021-Tempo di lettura: 2 minuti
cile

Foto: José Antonio Kast, il principale candidato del Partito Repubblicano.

Il 23 novembre, la Camera dei Deputati cilena ha approvato il progetto di legge sul "matrimonio egualitario", che consentirebbe alle coppie dello stesso sesso di stipulare questo tipo di unione civile a parità di condizioni con le coppie eterosessuali. Il Senato l'aveva già approvata lo scorso luglio. Dovrebbe essere promulgato dal Presidente della Repubblica entro 90 giorni. Diversi settori politici e cristiani hanno criticato il presidente Sebastián Piñera per aver dato urgenza a questo progetto, che non figurava nel suo programma di governo.

Una settimana dopo, il 30 novembre, la stessa Camera ha respinto la proposta di legge sull'aborto libero fino alla 14a settimana di gravidanza. Con questo risultato, la stessa proposta di legge non può essere reintrodotta per un altro anno.

Il 16 novembre si sono tenute nel Paese le elezioni presidenziali e parlamentari. Il 47,3 % dei cileni di età superiore ai 18 anni ha votato. Cinque i candidati in gara. Il primo posto è andato al candidato di destra José Antonio Kast (27,9 %), il secondo a Gabriel Boric, rappresentante dell'estrema sinistra e sostenuto dai comunisti (25,8 %); la grande sorpresa è stata Franco Parisi del Partido de la Gente (12,8 %) che non era stato nel Paese negli ultimi mesi; Sebastián Sichel della destra liberale ha ottenuto 12,8 %; lo seguono Yasna Provoste (11,6 %) del partito di centro-sinistra Democrazia Cristiana e altri due candidati con voti inferiori.

Il ballottaggio presidenziale si terrà il 19 dicembre. Kast (55 anni), leader del Partito Repubblicano, sostenuto dai partiti di centro-destra, è fermamente a favore della vita e del matrimonio eterosessuale. Boric (35 anni), rappresentante del Frente Amplio, sostenuto da partiti di sinistra e di estrema sinistra, pur essendo favorevole all'aborto libero, era assente il giorno del voto in Parlamento; ha votato a favore del "matrimonio" omosessuale. C'è grande incertezza sull'esito del voto.

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