TribunaFernando Bonete Vizcaíno

L'Economia di Francesco o l'opportunità di guidare un cambiamento radicale

Il Papa ha invitato all'evento imprenditori e giovani professionisti, premi Nobel e leader. L'economia di Francesco, ad Assisi alla fine di marzo. Tra questi ci sarà anche l'autore di questo articolo. Si tratta di mettere la persona al centro.

12 marzo 2020-Tempo di lettura: 3 minuti

"Studiare e praticare un'economia diversa, che faccia vivere e non uccida, che includa e non escluda, che umanizzi e non disumanizzi, che si prenda cura del creato e non lo depredino".

È passato un anno da queste parole. È il messaggio con cui Papa Francesco ha invitato giovani professionisti e imprenditori, leader e premi Nobel di tutto il mondo, a progettare insieme un'economia attenta alle persone e all'ambiente. L'incontro si terrà dal 24 al 28 marzo 2020. La città di Assisi ospiterà l'evento mondiale. L'economia di Francesco

Un anno dopo, alla vigilia di questo incontro, non sarebbe del tutto corretto dire "il momento è arrivato", come se questa settimana di marzo fosse la fine e il termine delle nostre preoccupazioni sull'economia e sulla sostenibilità del pianeta, una settimana per incontrarsi, condividere, sfogarsi ed essere felici di essersi conosciuti. L'economia di Francesco non è la fine, ma l'inizio di un processo di discernimento su scala globale con cui la Chiesa vuole guidare il grande cambiamento che l'umanità chiede a gran voce e che comporta, in larga misura, come ha sottolineato il Santo Padre nel suo messaggio, di "Dare un'anima all'economia di domani".

Una nuova economia?

In cosa consiste questa "rivitalizzazione" dell'economia? Indubbiamente, una delle sfide fondamentali è rappresentata dalla revisione del nostro attuale sistema governato dal capitalismo. O, in altre parole, governato dalla concorrenza e dalle prestazioni. Questo è un modo riduttivo di intendere la persona. Non sarà facile sostenere che la natura umana non risponde o si identifica in modo essenziale con questi due controvalori, che la competizione e la performance non dovrebbero essere le forze trainanti del nostro lavoro, delle nostre aspirazioni o della nostra vita. Così come non è facile superare la consuetudine del dicotomia capitalismo-comunismo che tende a dominare il dibattito e che confonde l'assenza di capitalismo con l'abbandono dell'economia di mercato.

Ma un'altra economia è possibile. Un'economia sostenuta dalla reciprocitàNon volta le spalle a nessuno e a niente, né a una sola persona, né a un solo elemento della creazione. Un'economia sostenuta dall'istruzione gratuitache sia in grado di sacrificare il profitto, grande o piccolo che sia, per il bene comune. Un'economia, come ci ha ricordato spesso Stefano Zamagni, che è strumento di civiltà e di progresso morale ed economico al tempo stesso.

Questo modo di intendere l'economia è davvero nuovo? Il lavoro inteso come servizio alla vocazione e agli altri, e non come schiavitù del compito o del profitto, non è il grande messaggio del Benedetto di Nursia? Riconoscere la dignità di ogni persona, a prescindere dal merito e dal livello di reddito, non è forse il grande messaggio di Francesco d'Assisi? E ognuna di queste idee, non sono forse la grande rivoluzione umana della Vangeli

È a dir poco significativo che la memoria di entrambi i santi sia stata recuperata dai nostri ultimi due papi. E allo stesso tempo, corrispondono a Papa Francesco e a Laudato si' la saggezza di aver messo la Chiesa è in grado di guidare il cambiamentoCoglieremo l'opportunità o lasceremo che altri lo facciano per noi?

Verso l'economia di Francesco

Molti dei più grandi nomi dell'economia di oggi si riuniranno ad Assisi in risposta all'appello di Papa Francesco: Premi Nobel Amartya Sen e Muhammad Yunusesperti e imprenditori internazionali come Jeffrey Sachs, Stefano Zamagni, Kate Raworth, Juan Manuel Sinde, Brunello Cucinelli, Anna Meloto, Cécile Renouard, Mauro Magatti, Jennifer Nedelsky... Cinquecento giovani provenienti da tutto il mondo sono stati selezionati per lavorare con loro durante l'incontro in una processo collaborativo e dialogoche comprende - come si può vedere tra quelli citati sopra - non solo coloro che "hanno il dono della fede, ma a tutti gli uomini di buona volontà, indipendentemente dalle differenze di credo". -Cito ancora da Francisco.

Per replicare questo processo, istituzioni e comunità di tutto il mondo hanno organizzato incontri preparatori e gruppi di lavoro. Dal momento che il Fondazione culturale Ángel Herrera Oria, Scuola aziendale CEU IAM e il Università CEU celebriamo il ciclo Verso l'economia di Francesco. Diversi esperti sono passati o passeranno dalla nostra Università: Christian Felberleader del movimento Economia del bene comune; Pablo SanchezB Corp Spain, CEO di B Corp Spain; Xavi Roca-CusachsPartner spagnolo di Capitalismo consapevole; Asunción EstesoL'Economia di Comunione è un'imprenditrice e presidente dell'associazione Associazione per un'economia di comunione in Spagna (AEdC). 

Vi invitiamo a svolgere un ruolo di primo piano nel cambiamento, a conoscere il contenuto di queste sessioni, a registrarvi e a partecipare ai prossimi incontri, tramite francescoeconomy.ceu.es

L'autoreFernando Bonete Vizcaíno

Dottorato in Comunicazione sociale. Docente presso l'Università CEU San Pablo. Partecipante all'incontro mondiale L'economia di Francesco.

@ferbovi

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