Demografia, giovani e famiglie

La crisi delle nascite e il calo del numero di matrimoni evidenziano una duplice realtà: la mancanza di interesse per l'istruzione nel periodo che precede la vita matrimoniale e la "cattiva stampa" del matrimonio.

6 maggio 2022-Tempo di lettura: 2 minuti
famiglia

Circa un anno fa, Papa Francesco ha inaugurato i cosiddetti Stati Generali della Nascita in Italia, promossi dal Forum delle Associazioni Familiari. E alla presenza del primo ministro italiano Mario Draghi, ha dichiarato: "Nessun tasso di natalità, nessun futuro. È necessario "investire" questa tendenza per "rimettere in movimento l'Italia, a partire dalla vita, a partire dall'essere umano".

La tendenza italiana non è isolata, ma risponde a un fatto generalizzato in Europa, un continente che muore ogni anno un po' di più, nonostante l'immigrazione. In Spagna, ad esempio, l'Osservatorio demografico dell'istituzione universitaria CEU ha messo in guardia pochi giorni fa dagli indicatori di natalità molto bassi che si trascinano da tempo. 

La questione è ancora più angosciante, se possibile, perché un sondaggio dell'Istituto Nazionale di Statistica (INE) ha ricordato che le donne spagnole in età fertile dichiarano di voler avere un bambino. "più del doppio dei figli che hanno".

Dato che molte donne vorrebbero avere più figli, non è inutile chiedersi cosa impedisca loro di farlo. Il direttore dell'Osservatorio universitario, Joaquín Leguina, sottolinea la situazione economica e occupazionale. "I tassi di disoccupazione giovanile in Spagna sono molto alti, i salari sono molto bassi e molti lavori sono precari. Una realtà che fa sì che la maternità venga ritardata e che i cittadini abbiano meno figli, diminuendo così il tasso di natalità".

Maria Alvarez de las Asturias, della Istituto Coincidirsi è spinto oltre, richiedendo in www.omnesmag.com "Un ripensamento del mercato del lavoro". guardando alla famiglia, ma anche alla reputazione dell'istituzione del matrimonio oggi. "Il matrimonio ha una pessima stampa, e le famiglie che sono sempre state favorevoli al matrimonio sono state contaminate da questa mentalità che il matrimonio è una cosa complicata, e non lo incoraggiano nemmeno".

Nell'esplorare la risposta alla domanda sul perché i giovani si sposano sempre meno e diventano sempre più vecchi, Álvarez de las Asturias propone anche una riflessione personale e comunitaria da parte delle famiglie e della Chiesa. Perché non si sposano? "Perché stiamo ancora facendo un pessimo lavoro, afferma. "Perché la preparazione a distanza che Giovanni Paolo II, e poi Benedetto e Francesco hanno richiesto, non la facciamo. Non c'è preparazione a distanza. E perdiamo i bambini dopo la Prima Comunione, o al massimo dopo la Cresima, finché non arrivano al corso prematrimoniale, quando magari hanno convissuto, hanno figli... C'è uno spazio in cui non facciamo nulla"..

Alcuni apprezzano "compartimenti stagniaggiunge Álvarez de las Asturias sul sito web di Omnes. "La pastorale giovanile da un lato, la pastorale familiare dall'altro... E Papa Francesco ha detto che la pastorale familiare deve essere la spina dorsale di tutto. È dalla famiglia che dipende il resto della pastorale..

L'autoreOmnes

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