Autori invitatiRoberto Esteban Duque

Celebrare "Amoris laetitia" per ripensare la famiglia

L'Anno Papa Amoris Laetitia è segnato dalle grandi sfide che l'istituzione della famiglia deve affrontare nella società di oggi.

12 marzo 2021-Tempo di lettura: 4 minuti
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Foto. Sarah Medina / Unsplash

Il 19 marzo è il giorno scelto dal papa Francisco per l'inaugurazione del Amoris Laetitia" Anno della famigliaL'obiettivo dell'incontro era quello di celebrare il quinto anniversario della pubblicazione della sua Esortazione apostolica e di ripensare i contenuti di una realtà comune come la famiglia.

È probabile, dice il giornalista David BrooksStiamo vivendo il più rapido cambiamento della struttura familiare nella storia dell'umanità. Le cause sono economiche, culturali e istituzionali allo stesso tempo. Diamo troppo valore alla privacy e alla libertà individuale. Vogliamo stabilità e radicamento, ma anche mobilità e libertà di adottare lo stile di vita che preferiamo. Vogliamo famiglie unite, ma non i vincoli legali, culturali e sociologici che le hanno rese possibili. Si cerca un nuovo paradigma familiare, ma nel frattempo regnano confusione e ambivalenza.

Le sfide della famiglia

Tra le "sfide che le famiglie devono affrontare", Francesco denuncia nella sua Enciclica la "cultura del provvisorio", che si manifesta nella "velocità con cui le persone passano da una relazione affettiva all'altra", risultato inequivocabile di una "cultura del provvisorio". deistituzionalizzazione della famiglia, di un maggiore aumento dell'autonomia, della ricerca di realizzazione e soddisfazione personale. Questo sarebbe uno scenario di moltiplicazione degli itinerari familiariI transiti, in cui una persona passa dalla frequentazione alla convivenza, al ritorno alla frequentazione e al matrimonio, alla nascita di figli, alla separazione e al divorzio, alla convivenza con i soli figli, al ritorno alla convivenza con un nuovo partner e con i figli di entrambi, ad infinitum.  

Alla denuncia della precarietà dei legami familiari, il Papa aggiungerà il suo disagio per le "varie forme di un'ideologia genericamente chiamata 'famiglia'". genere", che cerca di "imporsi come un unico modo di pensare che determina persino l'educazione dei bambini". Il precursore di questa ideologia di genere si trova in Emilio da Rousseauin cui l'educazione dei figli avviene "in assenza di qualsiasi relazione organica tra mariti e mogli, e tra genitori e figli", creando per lo stato d'animo degli allievi quello che Allan Bloom in La chiusura della mente moderna Si chiamerà psicologia della separazione, il peculiare isolamento in cui ognuno sviluppa il proprio piccolo sistema separato. Il divorzio sarà la fine logica e il segno più visibile della nostra crescente separazione.

In "Amoris Laetitia", contro il tentativo di abolire e penalizzare la distinzione tra maschile e femminile, Francesco affronterà anche la necessità di un padre e una madre in ogni famiglia, sottolineando l'importanza della differenza: "la presenza chiara e ben definita delle due figure, femminile e maschile, crea l'ambiente più adatto alla maturazione del bambino". Il Papa rifiuta apertamente il femminismo di genere: "Apprezzo il femminismo quando non mira all'uniformità o alla negazione della maternità". In realtà, l'ideologia di genere non difende la diversità ma l'uniformità che elimina il ruolo della madre, la maternità intesa come condizione precedente alla cultura, alla società o alle idee politiche. Il femminismo di genere sostiene la sovversione dell'identità ("l'identità è scelta"), propugna la libertà svincolata dalla verità, elimina la distinzione tra i sessi, sottrae la mascolinità e la femminilità ai segni della natura e le colloca in un'indeterminatezza culturale. Il discorso costruttivista o relativismo culturale e morale ha la sua genesi in Comteper il quale il sociale è la categoria in cui tutte le altre acquistano significato e concretezza: tutto (azioni, relazioni, forme di rapporto) è legittimo se è socialmente "costruito".

Il Papa mette in guardia anche dalla propaganda del "sesso sicuro", uno stile di vita che "trasmette un atteggiamento negativo nei confronti della naturale finalità procreativa della sessualità". La diffusione dell'uso dei contraccettivi ha portato a quattro risultati Paolo VI nell'enciclica Humanae VitaeIn altre parole, ciò che è accaduto negli ultimi 50 anni sono le conseguenze della dissociazione tra amore, matrimonio, sesso e procreazione. In altre parole, ciò che è accaduto negli ultimi 50 anni sono le conseguenze della dissociazione tra amore, matrimonio, sesso e procreazione.

Un capitolo spinoso permetterà a Francesco di suggerire che nelle situazioni di convivenza, di solo matrimonio civile o di coppie divorziate, il realismo richiede "accompagnamento, discernimento e integrazione", in modo che le persone in questi casi "possano superare le loro carenze e partecipare alla vita della Chiesa". Per quanto riguarda la possibilità di fare la comunione ai divorziati risposati, Francesco insisterà, senza proporre alcuna nuova disciplina, nell'offrire a tutti la misericordia di Dio e nel trattare ogni caso con attenzione. Il Papa dirà che non tutte le persone che si trovano in una di queste circostanze irregolari sono in peccato mortale, aggiungendo due precisazioni: in primo luogo, così come le norme non possono coprire tutti i casi concreti, nemmeno il caso concreto può essere elevato a norma; in secondo luogo, "comprendere le situazioni eccezionali non implica mai nascondere la luce dell'ideale più pieno o proporre meno di ciò che Gesù offre all'essere umano".

Matrimonio e famiglia

La mutazione antropologica e socioculturale che il matrimonio e la famiglia stanno subendo è ben lontana dall'assomigliare alla vera natura della famiglia, che, nelle parole di Giovanni Paolo IIè communio personarumLa nuova situazione ha le sue conseguenze più devastanti su anziani, bambini e malati, che hanno perso il sostegno che un tempo veniva fornito dalla famiglia e dalla comunità, e che hanno perso il supporto che un tempo veniva fornito dalla famiglia e dalla comunità. La nuova situazione ha le sue conseguenze più devastanti per gli anziani, i bambini e i malati, che hanno perso il sostegno un tempo fornito dalla famiglia e dalla comunità.

Il deterioramento istituzionale implica la scomparsa di norme e valori che fino a poco tempo fa costituivano il mondo vissuto (non va dimenticato che il matrimonio religioso sta scomparendo). L'insopportabile declino del tasso di natalità (la Spagna è il paese dell'UE28 con i peggiori indicatori di natalità) richiede non solo un cambiamento delle condizioni economiche, ma soprattutto una cambiamento culturale e spiritualeUna trasformazione capace di trascendere l'edonismo e la secolarizzazione per essere governata dal sacrificio saldamente radicato nel divino. Ecco come lo descrive l'americano Rod Dreherautore di L'opzione Benedetto (L'opzione benedettina): "la via per rivalutare la famiglia è quella di rilanciare l'impegno religioso, rinunciando al matrimonio come realizzazione di sé e scoprendo il sacrificio radicato nel divino".

Il matrimonio e la famiglia intesi come "un vero cammino di santificazione nella vita ordinaria", serviranno a Francesco per offrire il messaggio finale dell'Esortazione come invito alla speranza: "Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare". Ciò che ci viene promesso è sempre di più. Non disperiamo a causa dei nostri limiti, ma non rinunciamo nemmeno a cercare la pienezza dell'amore e della comunione che ci è stata promessa".

L'autoreRoberto Esteban Duque

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