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Il Papa ha visitato in segreto un centro per tossicodipendenti

La stampa internazionale non ne ha parlato molto, ma il gesto premuroso del Papa, che ha visitato a sorpresa un centro per tossicodipendenti, ha avuto un'ampia eco sui media canadesi.

Fernando Emilio Mignone-8 settembre 2022-Tempo di lettura: 2 minuti

Testo originale dell'articolo in spagnolo qui

Testo dell'articolo in italiano qui

Come già riportato da Omnes, il messaggio di Francesco ai canadesi è stato chiaro. "Di fronte alle ideologie che minacciano alcuni popoli cercando di cancellare la loro storia e le loro tradizioni, la Chiesa si sente obbligata a rispondere e a non ripetere gli errori del passato. La sua missione nel mondo è quella di proclamare il Vangelo e di costruire unità rispettando e apprezzando il diversità di ogni popolo e di ogni persona. La realizzazione di questo obiettivo è meglio sintetizzata da due serie di opposti: è il rapporto tra gli anziani e i giovani, e un dialogo tra memoria, ricordi del passato e profezia, progettare il futuro per costruire un mondo basato sulla fraternità e sulla solidarietà. Queste parole sono state pronunciate da Papa Francesco nell'udienza in Aula Paolo VI del 3 novembre scorso.rd Agosto.

In linea con questo messaggio, Francesco ci chiede sempre di non avere paura di dimostrare affetto (omelia del 19th marzo 2013, all'inizio del suo ministero papale). 

Incontro con i tossicodipendenti

 "A casa dei tossicodipendenti del Québec", si leggeva nei titoli dei giornali. Le Devoirun giornale di Montreal, il 30th luglio, la visita segreta di Francesco a un rifugio di tossicodipendenti nel quartiere di Beauport (città di Québec), dopo la Messa del 28 luglio.th luglio nella Basilica di Sainte Anne.

 Il sacerdote redentorista Andre Morency, 73 anni, membro della stessa congregazione che si occupa della Basilica, ha fondato 30 anni fa la Fraternite Saint-Alphonse per occuparsi dei tossicodipendenti.

Una sessantina di persone sono riuscite a salutare il Santo Padre, ma lontano dalle telecamere. Padre Morency era "al settimo cielo". Quando se ne andò, il Papa gli consegnò una busta con ventimila dollari canadesi e un'icona della Beata Vergine con il Bambino Gesù.

 Morency chiama coloro che si rivolgono alla sua fraternità i "senza nome", persone tormentate dai loro demoni, con ferite del passato e spesso lasciate alla deriva dalla società. "Hanno quasi sempre sperimentato solo il rifiuto e l'indifferenza e sono sempre stati oggetto di disprezzo e di scherno".

 Il Papa si è intrattenuto con loro per venti minuti. Don Morency racconta che il Papa aveva un sorriso enorme e il suo volto era raggiante quando è sceso dall'auto: "Durante le cerimonie ufficiali, ho notato che a volte sembrava scoraggiato, depresso. Quando è arrivato qui, era esattamente il contrario: scherzava con noi e aveva una luce negli occhi".

 "Sto ancora tremando per l'emozione". "Incredibile!", sono stati i commenti di due delle persone che hanno accolto Francesco. "La visita del papa", dice Le Devoir," ha permesso loro di sentirsi trattati come persone, per una rara occasione"(solo per una volta)".

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