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Myanmar, Camerun, Ucraina e migranti; Papa Francesco da Matera punta i riflettori su chi soffre

Il Santo Padre ha visitato la città italiana di Matera, dove ha chiuso il Congresso Eucaristico nazionale. Da lì ha lanciato un messaggio sulla centralità di Gesù Cristo nella vita cristiana e ha chiesto preghiere per vari conflitti internazionali.

Javier García·18 de octubre de 2022·Tiempo de lectura: 2 minutos
papa matera

Testo originale del articolo in spagnolo qui

Questa mattina il Santo Padre si è recato a Matera per celebrare la Messa di chiusura del XXVII Congresso Eucaristico Nazionale Italiano. Nell’omelia ha sottolineato l’importanza di “adorare Dio e non se stessi. Mettere al centro Lui e non la vanità dell’io. 

Per ricordare che solo il Signore è Dio e che tutto il resto è un regalo del suo amore. Perché se adoriamo noi stessi, moriamo soffocati dal nostro piccolo io; se adoriamo le ricchezze di questo mondo, esse ci prendono e ci rendono schiavi; Se adoriamo il dio dell’apparenza e ci ubriachiamo di immondizie, prima o poi la vita stessa ci chiederà di renderne conto.

Il Papa chiede di dare auto ai bisognosi

Il vangelo di oggi narra la scena del ricco Epulone e del povero Lazzaro, che è particolarmente adatta a parlare dell’aiuto al prossimo. Per questo, nel momento della preghiera dell’Angelus, il Pontefice ha ricordato in modo particolare alcuni dei conflitti dei nostri giorni.

Il Myanmar è senza dubbio uno dei luoghi più periferici che Papa Francesco abbia mai visitato; quindi, non sorprende che abbia ricordato che «da più di due anni quel nobile Paese è afflitto da gravi scontri armati e violenze, che hanno causato molte vittime e molti sfollati. Questa settimana ho sentito il grido di dolore per la morte dei bambini di una scuola bombardata. Che il grido di questi piccoli non venga dimenticato! Queste tragedie non devono accadere!”

Neppure poteva mancare l’Ucraina, già ricordata in più di 80 occasioni dal Papa quest’anno. «Possa Maria, Regina della Pace, confortare il popolo ucraino e ottenere ai capi delle nazioni la forza di volontà per trovare immediatamente iniziative efficaci che portino alla fine della guerra«. Il Vaticano ha recentemente lanciato una proposta di pace per risolvere il conflitto.

A Matera un ricordo per i migranti

La violenza che si è scatenata in alcuni Paesi africani contro sacerdoti e fedeli torna con frequenza a far notizia sui quotidiani dei media occidentali.
In questa occasione il Papa ha aderito all’appello dei vescovi del Camerun per la liberazione di otto persone rapite nella diocesi di Mamfe, tra cui cinque sacerdoti e una suora.Infine, questa domenica la Chiesa celebra la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Il tema di quest’anno è intitolato “Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati”. Il Santo Padre ha esortato a rendere più facile per ciascuno trovare il proprio posto ed essere rispettato: “dove i migranti, i rifugiati, gli sfollati e le vittime della tratta di esseri umani  possano vivere in pace e con dignità. Perché il Regno di Dio si realizza anche con loro, senza esclusioni”. Ha inoltre evidenziato come grazie a queste persone le comunità possano crescere a vari livelli, sociale, economico, culturale e spirituale. Condividere la propria tradizione può arricchire il Popolo di Dio.

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