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Il lunedì di Pasqua Papa Francesco incontra migliaia di adolescenti

L'iniziativa mira a richiamare l'attenzione sul mondo degli adolescenti, i giovani tra i 12 ei 17 anni spesso ignorati dal “mondo degli adulti”, che invece, sono fondamentali per la costruzione del mondo di domani.

Giovanni Tridente·8 de abril de 2022·Tiempo de lectura: 2 minutos
papa francisco adolescentes

Testo originale in spagnolo

Da alcuni mesi è in preparazione un incontro finalizzato a mettere in evidenza una realtà esistenziale spesso ignorata dal “mondo degli adulti”. Sono le migliaia di adolescenti, giovani tra i 12 ei 17 anni che, il lunedì di Pasqua 18 aprile, si ritroveranno in piazza San Pietro insieme con Papa Francesco.

L’iniziativa, promossa dal Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana, è stata proposta al Pontefice come un «pellegrinaggio a Roma» attraverso il quale cercare di riflettere su questo particolare «mondo», meraviglioso e complesso allo stesso tempo, che merita sicuramente più attenzione da parte di tutta la società. Intanto a farlo comincia la Chiesa.

Gli effetti della pandemia

Uno dei motivi per avviare una seria riflessione sull’età evolutiva dei giovani deriva anche dai limiti vissuti durante la pandemia di Covid-19, che, come dimostrano numerose indagini svolte sul campo, ha penalizzato gravemente la loro vita. costretti a restare a casa e a privarsi dei rapporti umani che per loro sono fondamentali.

Oltre ai limiti registrati nel campo dell’istruzione, con l’alternativa della didattica a distanza, nei casi in cui ha operato, e nel ripensamento degli spazi domestici condivisi.

Per questo la Chiesa italiana ha voluto farsi interprete di questo malessere generale e ha avviato in tutte le diocesi un percorso per diffondere la consapevolezza che è importante investire in questo periodo strategico per la vita dei giovani. Da parte sua, Papa Francesco ha ringraziato per l’opportunità che gli è stata offerta di rivolgersi ancora una volta ai giovani, se non altro per ribadire l’importanza che hanno non solo per il futuro ma anche per il presente della società.

Il dialogo tra i giovani e gli adulti

Non mancano effettivamente le occasioni in cui il Santo Padre ha segnalato la necessità di preservare e «vivere» le proprie radici, attraverso un dialogo fruttuoso tra anziani e giovani, perché come egli ripete spesso in un’immagine molto azzeccata citando un poeta argentino, «tutto ciò che ha l’albero in fiore viene dalle sue radici» (Bernárdez).

L’incontro del lunedì dopo Pasqua avrà ovviamente il suo culmine nel dialogo tra i ragazzi e il Papa, ma sarà seguìto anche da una veglia di preghiera con l’ascolto e la meditazione del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni, sull’incontro di Gesù con i discepoli dopo la risurrezione.

Non a caso, commentando l’iniziativa, uno dei responsabili della pastorale giovanile in Italia, padre Michele Falabretti, ha affermato: «vogliamo incoraggiare e dare segni di speranza a quanti si impegnano per la crescita dei giovani e per quanti guardano alla comunità cristiana come custode di un futuro di vita che nasce dalla fede in Gesù risorto».

Il logotipo

Anche il logo dell’evento vuole comunicare questo stesso approccio. È costituito dall’ICHTUS, un pesce formato da tanti cerchi blu disposti intorno alla croce dell’elemento centrale. Ha una forma «vitale» e vuole rappresentare «il bagno nel mare della storia umana». La croce è arancione e rimanda al «sole del giorno di Pasqua», mentre i cerchi azzurri evocano tante piccole gocce d’acqua a ricordo del Battesimo, fonte di unità.

Il titolo è #seguimi, con il segno grafico che nel mondo dei social simboleggia la ricerca, per rappresentare «una ricerca del senso della propria esistenza che si rinnova nella comunione dei fratelli con il Padre, nell’Amore del Figlio»

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