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Papa Francesco ad Assisi: per un’economia al servizio della persona

Al via ad Assisi la terza edizione de "L'economia di Francesco", una riflessione sulle sfide dello sviluppo sostenibile oggi.

Antonino Piccione·18 de octubre de 2022·Tiempo de lectura: 5 minutos
economía de Francisco

Testo originale del articolo in spagnolo qui

Ripensare i paradigmi economici del nostro tempo per raggiungere l’equità sociale, tutelare la dignità dei lavoratori e contribuire alla salvaguardia del pianeta. Un’economia «con un’anima» che va perseguita grazie all’impegno coraggioso e alla passione intelligente di mille giovani, tra economisti e imprenditori, riuniti da ieri ad Assisi per la terza edizione de “L’economia di Francesco” (EoF ne è l’acronimo in inglese).

La città di San Francesco è stata organizzata in 12 “villaggi” per ospitare i lavori della tre giorni voluta dal Santo Padre, incentrata sui seguenti temi: lavoro e cura; gestione e dono; finanze e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; beneficio e vocazione; politiche per la felicità; CO2 dalla disuguaglianza; imprenditoria e pace; l’economia è donna; aziende in transizione; vita e stili di vita.

Prima giornata in presenza

Nel 2020 la prima edizione di EoF si è tenuta interamente online, con collegamenti in diretta e in streaming con membri e relatori, e un videomessaggio di Papa Francesco. Nel 2021 la formula non è cambiata, con i giovani connessi dai cinque continenti e un nuovo videomessaggio del Papa.

Tuttavia, «L’economia di Francesco» ha ispirato centinaia di iniziative in questi due anni e ha generato molti spunti di riflessione e di azione in molti paesi del mondo.

Secondo gli organizzatori, il faccia a faccia previsto per quest’anno ad Assisi consentirà di sintetizzare il lavoro svolto in questi anni. “Grazie a san Francesco e al Santo Padre è nato un movimento mondiale di giovani che già rappresentano una forza di pensiero e di pratica economica: siamo rimasti sorpresi, in termini di qualità e quantità, dalla loro partecipazione in questi mesi”. afferma Luigino Bruni, direttore scientifico della manifestazione.

“Cari giovani, benvenuti! Vi accolgo con il saluto di san Francesco: il Signore vi dia pace! Siete finalmente ad Assisi: per riflettere, per incontrare il Papa, per immergervi nella città. Assisi vi apre i suoi tesori. Vi offre molte opportunità. Qui potete imparare da Francisco il segreto di una nuova economia. Lo scoprirete in molti passaggi della sua vita. Lo sentirete alla Porziuncola, a Rivotorto, a San Damiano, nella Chiesa Nuova, nella Basilica di San Francesco”. Con queste parole il Vescovo Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno e Presidente del Comitato Organizzatore, ha accolto i partecipanti all’evento.

Testimonianze per comunicare l’economia di Francesco

“L’unica guerra giusta è quella che non combattiamo” è stato il messaggio di pace lanciato durante la prima giornata dagli abitanti di EoF.
«Puoi sentire? È questo il grido della nostra umanità, guerre e attentati terroristici, persecuzioni razziali e religiose, conflitti violenti. Situazioni che sono diventate così comuni da costituire una terza guerra mondiale combattuta in modo frammentario. Ma le persone vogliono la pace, vogliono che i loro diritti umani e la loro dignità vengano riconosciuti. Ecco perché dobbiamo promuovere la cooperazione”. Ed evitare che “le risorse vengano sottratte alle scuole, alla salute, al nostro futuro e al nostro presente solo per costruire armi e alimentare le guerre necessarie per venderle”.

Tra le testimonianze di chi è in prima linea nel campo dell’educazione alla pace nelle scuole, vale la pena citare quella di Martina Pignatti, direttrice di «Un ponte per», che ha raccontato il lavoro della sua ONG nelle zone di guerra e nel dopoguerra. conflitto tra Iraq e Siria, sollecitando l’opposizione alle «economie di guerra, alle istituzioni, al sistema bancario e alle aziende che finanziano le armi». Il che provocherà -a suo avviso- uno dei più grandi cambiamenti che si realizzeranno insieme alla transizione ecologica.

Dalla Colombia, il grido di dolore di due giovani contadini della regione di San José (Sayda Arteaga Guerra, 27, e José Roviro López Rivera, 31). Il loro paese è stato dilaniato da guerre e ingiustizie per decenni. Una terra ricca di risorse minerarie e agricole dove i gruppi armati seminano morte e violenza, favorendo il traffico illegale di droga e gli interessi delle multinazionali. «La nostra comunità di pace», dicono, «è riuscita ad acquistare piccoli appezzamenti di terra».

L’irachena Fatima Alwardi ha evidenziato l’importanza di utilizzare lo sport come strumento di inclusione e dialogo: nel 2015 l’associazione di volontariato da lei fondata ha realizzato la prima maratona di Baghdad, che nel 2018 ha visto per la prima volta la partecipazione delle donne.

Sulle orme di san Francesco

Nel programma di oggi, venerdì 23, “A tu per tu con Francesco. Percorsi sulle orme di San Francesco”, erano comprese visite a luoghi legati alla vita del santo; poi, alle ore 11, i giovani partecipanti si ritroveranno nei diversi villaggi. Alle 18:00 convegni aperti a tutti, con giovani economisti e imprenditori che dialogano con relatori internazionali sui temi principali dell’evento.

Nella «Pro Civitate Christiana» l’economista Gael Giraud parlerà di «L’economia di Francesco: una nuova economia costruita dai giovani»; al Sacro Convento, Francesco Sylos Labini interverrà su “Meritocrazia, valutazione, eccellenza: il caso dell’università e della ricerca”; al Monte Frumentario, Vandana Shiva interverrà su “Economia della cura, economia del dono. Riflessioni su san Francesco: riceviamo solo donando”; nella Sala della Conciliazione Vilson Groh affronterà il tema «Sentieri per un nuovo patto educativo ed economico: costruire ponti tra il centro e la periferia«.

E ancora, all’Isituto Serafico, suor Helen Alford affronterà il tema “Universal Fraternity: An Idea That Could Change the World” (La Fraternità Universale: un’idea che può cambiare il mondo); nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, l’economista Stefano Zamagni parlerà su “I pericoli, già evidenti, della generalizzazione della società. Qual è la controstrategia?” In serata, alle 21:00, visite guidate alla Basilica di San Francesco e alla Basilica di Santa Maria degli Angeli.

L’obiettivo de “L’economia di Francesco”

Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento, il 7 settembre, monsignor Domenico Sorrentino ha espresso un desiderio e un sogno. L’augurio è «che questi giovani che firmeranno il patto con il Papa si impegnino ad aprire un dialogo con l’economia reale, il mondo delle imprese, le istituzioni bancarie, i colossi dell’energia e le piazze finanziarie». Il sogno è che «ad Assisi, città-messaggio, città-simbolo, ora anche capitale di una nuova economia, un giorno, come il Papa oggi, i cosiddetti ‘grandi della terra possano venire incontro ai giovani dell’Alleanza, di lasciarsi ispirare dalla profezia di Francesco e di lasciarsi aiutare dalla loro passione giovanile”.

Da parte sua, suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero Vaticano per il Servizio Umano Integrale, ha spiegato che l’obiettivo de «L’Economia di Francesco» è quello di unire la profezia della ´Laudato si` e dei ´Fratelli tutti`, e il valore della toccante di abbracciare la povertà, tipico di san Francesco d’Assisi”. Per la suora salesiana, la Chiesa «dovrebbe gioire» davanti a «tanti giovani che vanno a lavorare per dare contenuto ai sogni e vivere la profezia di un’economia che non lascia indietro nessuno e sa vivere in armonia con gli uomini e con la terra”.

“Tutta la Chiesa” – ha aggiunto – “deve sentire il dovere di informare, seguire e accompagnare questo cammino, evitando la tentazione di voler imprigionare i giovani e i loro progetti in strutture preesistenti.
Come Dicastero, vogliamo impegnarci a custodire e ad accompagnare il cammino già percorso, vogliamo conoscere meglio questi giovani, per aiutarci tutti insieme  ad essere al servizio delle Chiese locali, dove si vivono le sfide più grandi, dove gli esclusi hanno diritto ad avere un nome e un cognome, dove serve l’entusiasmo dei giovani e la loro creatività”.

Incontro con il Papa

L’evento di tre giornate si conclude domani, sabato 24 settembre, con l’incontro dei partecipanti con il Papa al Teatro Lyrick di Assisi, dove verrà firmato il «Patto per i giovani». L’incontro potrà essere seguito in streaming sul canale YouTube di EoF e su Vatican News in sette lingue, oltre alla lingua dei segni.

Il Patto, il cui preambolo è stato in certo qual modo anticipato ieri dallo stesso Pontefice, con l’occasione di un’udienza a Deloitte International, uno dei maggiori consulenti economici e finanziari del mondo. «Nessun beneficio è legittimo quando manca l’orizzonte della promozione integrale della persona umana, della destinazione universale dei beni, dell’opzione preferenziale per i poveri e della cura della nostra casa comune».

Per questo, nel messaggio diffuso alla vigilia de «L’economia di Francesco», battezzato da alcuni commentatori come anti-davos, il Papa ha colto l’occasione per ricordare che la ricostruzione del mondo post-pandemia e del dopoguerra in Ucraina (quando il conflitto finirà) richiederà un cambio di prospettiva, dato che il sistema globale finora basato sul consumismo e sulla speculazione non può essere sostenibile a questi livelli, mettendo in pericolo il futuro dei bambini.

È vero quanto disse san Paolo VI quando affermava «che il nuovo nome della pace è sviluppo nella giustizia sociale». Il lavoro dignitoso delle persone, la cura della casa comune, il valore economico e sociale, l’impatto positivo sulle comunità sono realtà interconnesse.

El autorAntonino Piccione

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