Testo originale del articolo in spagnolo qui
Da giorni, anche sulla stampa internazionale, circolano voci su possibili complicazioni per la salute del Pontefice, al punto che hanno già cominciato a circolare anche le voci sui principali candidati come successori di papa Francesco a un possibile prossimo Conclave.
Certo, non è piacevole vedere come sta cominciando a sollevarsi il polverone dei cosiddetti toto-nomi, in cui si propongono ipotesi, si «studiano strategie», si osservano i «giochi» e ogni affermazione dentro e fuori le mura Vaticane viene analizzata con una certa vena esegetica.
È pur vero che, dalla fine del mese scorso, il Papa ha dovuto rallentare i suoi lavori a causa dell’aggravarsi del dolore al ginocchio destro, che soffre di un’artrosi (gonartrosi).
Abbiamo iniziato a vederlo su una sedia a rotelle, e che zoppicava notevolmente anche nei movimenti brevi. Non ha presieduto alcune celebrazioni e ha posticipato alcuni appuntamenti.
Tuttavia, da pochi giorni è iniziato il suo periodo di riabilitazione, circa due ore al giorno e, con rispetto al riposo assoluto prescritto dai medici qualche settimana fa, lo vediamo un po’ più “autonomo”. Nelle udienze private nella Casa di Santa Marta si muove già più facilmente con l’aiuto di un bastone.
La salute di Papa Francesco
Niente di cui preoccuparsi, insomma; si tratta solo dei classici acciacchi propri dell’età. Francesco ha 85 anni e già soffriva di sciatica prima della sua elezione al soglio pontificio; quindi, indossava già scarpe ortopediche per correggere la postura dell’anca.
L’anno scorso si è sottoposto a un’operazione chirurgica programmata al Policlinico Gemelli di Roma per risolvere una «stenosi diverticolare sintomatica del colon». Il recupero è stato molto buono, e il Papa non ha mai rinunciato a incontrarsi con gruppi di fedeli, anche il sabato mattina nell’Aula Clementina. Da allora ha anche fatto diversi viaggi all’estero e altri ancóra sono previsti per questa estate, come nel Canada e nel Sudan del Sud.
Da circa due settimane e riceve costantemente diversi gruppi di fedeli, anche durante la stessa mattinata, come se volesse compensare alcuni degli incontri rinviati.
Rimane seduto sulla sua sedia a rotelle, dalla quale pronuncia il suo discorso di saluto, ma non evita di lasciarsi baciare la mano al termine delle udienze.
Domenica ha celebrato la messa di canonizzazione di 10 nuovi santi e, dopo il Regina Coeli, è andato lui stesso a salutare i cardinali presenti nella Basilica di San Pietro. Ha poi fatto un giro della Piazza e di Via della Conciliazione seduto nella Papamobile.
Anche se un po’ dolorante e zoppicante dal ginocchio, mostra la sua consueta determinazione. Lui stesso è convinto che il dolore passerà, ci vorrà del tempo, ma passerà.